Con rammarico vedo come anche nella
nostra Città, nelle nostre cerchie, molte persone mettono fuoco su fuoco per
alimentare l’odio alle diversità, alimentando quelle idee che dovrebbero
rimanere tali, concetti che non dovrebbero neanche esistere, anche se, da che
mondo è mondo fanno parte della natura umana, quella natura più accecata dell’inimicizia,
dal disprezzo per l‘altro, dall'intolleranza per tutto e per tutti. Lo fanno per
svariati motivi, forse rabbia per come sta andando il mondo, per le difficoltà
di vita in cui stanno vivendo, forse per stanchezza di una classe politica che
non sempre agisce per gli interessi del cittadino; forse semplicemente per egoismo,
ignoranza, oppure a causa di una forma di pensiero ormai radicato in loro. Sono
turbato e sento una certa vergogna, per coloro che dicono di essere cristiani,
ma pensano e attuano in questa forma, mi vergogno perché sono cristiano e vivo
da 43 anni il messaggio d’Amore che Cristo ci ha voluto trasmettere. Non si più servire due padroni, o si ama o si
odia, o si fa la pace o la guerra, e la mediocrità e la presunzione di sentirsi
nel giusto nonostante si calpestino i diritti del prossimo, non è da cristiano.
Altre persone invece, cristiani e
non, vorrebbero vedere un mondo più giusto, senza più sangue di innocente sparso
per gli interessi di pochi, donne e uomini che desiderano vivere e far vivere bene
tutti, per questo ci sono le organizzazioni di volontariato, non certo per fare
bonismo o interessi propri, bensì per attuare a favore dei più deboli, pensando
ai nostri concittadini in difficoltà, agli abitanti delle strada (i senza
dimora), ma anche a chi arriva nella nostra terra nella totale disperazione e
ci chiede aiuto.
Abbiamo ben chiaro che non tutti
siamo uguali, anche se tutti dovremmo esserlo quanto a diritti e doveri.
Ed invece, oggi più che mai, ci sono
essere umani di serie A, di serie B … e così via fino ad arrivare all’ultima
lettera dell’alfabeto, fino ad arrivare alle periferie delle periferie,
invisibili dagli occhi e dal cuore di una parte della popolazione che vive solo
il suo piccolo mondo, fatto di arrivismo e sopravvivenza, disposta a calpestare
il prossimo, il più fragile, quello che già abbastanza è stato calpestato. In
quelle periferie, nelle quali tanti bambini, donne, uomini muoiono, dopo essere
stati privati del diritto di una giusta alimentazione, dopo aver subito soprusi
e violenze, sopportando con dolore gli assordanti boati di bombe, loro sono
esclusi dal diritto di vivere in pace.
La pace si costruisce con la pace,
uniamoci per la Pace!
Ginetto Mattana
presidente Associazione Libere Energie Onlus - Olbia
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