Lettera di Ginetto ai Volontari ALE

             Cari amici, in questo breve periodo, che ho avuto modo di starvi più vicino e conoscevi meglio, ho gradito vedere in ognuno di voi, l'identico stimolo che ha mosso me nel promuovere questa Associazione Libere Energie.
Credo, che dobbiamo proseguire il nostro itinerario sia personale che come gruppo, con quella forza che sta in noi e nasce dal desiderio di FARE. Senza grandi pretese, ma coscienti che se anche una sola persona ha beneficio per ciò che facciamo, questo basta a coprire i disaggi in cui si va incontro anche nel volersi adoperare per il bene comune e allevierebbe la tristezza che a volte ci accompagna. Sì, dobbiamo continuare ad attuare con serenità ed il nostro spirito deve essere allegro nel dare il meglio, del meglio che sta in noi.

Dirvi che ALE si deve distinguere nella sua forma peculiare di agire, di eseguire un servizio a beneficio di chi, in qualche maniera, ha bisogno del nostro sostegno, una forma o stile o spirito (chiamiamolo come vogliamo), dove devono prevalere 2 aspetti: la tenerezza che non significa essere compassionevoli o pietosi con chi ci sta dinnanzi ma semplicemente dare il nostro affetto come se lo stessimo dando ad un nostro fratello o amico intimo che si trova in difficoltà; l'altro aspetto è il vigore, che non è sinonimo di autorità e ancor meno dispotismo, ma di fermezza, per far capire all'altro che il protagonista principale della sua vita è lui e quindi deve impegnarsi per il miglioramento del proprio stato.
Davanti a noi deve sempre esserci la giustificazione prima del giudicare, il saper veder le cause personale di ogni uno e la situazione, senza anteporre se o ma al nostro FARE; semplicemente trattarli da nostri pari e non come soggetti, ospiti, accolti o usuario di un programma.
Loro, per me che vivo la fede in Cristo sono i fratelli più piccoli e voglio continuare a stare vicino a loro e, con il vostro aiuto, farli crescere. Grazie per tutto!
ginetto 

Commenti